Dal cornettaro al Circeo:
Circe: “Ma secondo te vale la pena rimanere con un uomo che ti tradisce o è meglio stare sole?”
Penelope: “Dipende da che prezzo paghi per essere libera”
Dal cornettaro al Circeo:
Circe: “Ma secondo te vale la pena rimanere con un uomo che ti tradisce o è meglio stare sole?”
Penelope: “Dipende da che prezzo paghi per essere libera”
E torniamo a dare la linea al magico mondo delle favole con la tenerissima storia di Barbablù, l’uomo che puniva con la morte la curiosità delle proprie compagne.
Non è chiaro se per scriverla Charles Perrault abbia preso spunto da qualche mostruoso fatto di cronaca, ma la morale a cui tende è chiara a tuttE: chi si fa gli affari suoi campa cent’anni.
“Ma Gio, potrebbe essere tuo figlio!”
“Ancora con questa storia (sbuffa)! Avrà sì e no una quindicina d’anni meno di me. E comunque a me piace e mi diverte. Un po’ complessato forse, ma intelligentissimo. Pensate: ha risolto un enigma che aveva messo chiunque in difficoltà. È ancora un po’ irrisolto, ma credo di poterlo aiutare a diventare qualcuno… Un pezzo grosso della politica! D’altronde, io nasco First Lady”.
Amore e inferno. Anzi, l’amore all’inferno.
Non l’inferno figurato in cui si ritrova chi ama e non è ricambiato, quando l’amore diventa un’ossessione o quando si viene lasciati senza un motivo o per qualche motivo (che poi ancora non si è capito cosa è peggio…).
Questa volta mi sento un po’ in imbarazzo perché ho voglia di prendermela pure con Andersen, ma: c’è fiaba più tremenda di Scarpette rosse? Forse giusto La piccola fiammiferaia può contenderle il trono.
Due bambine con forti desideri che muoiono per voler ballare chi troppo chi troppo poco
“Mentre le altre eroine devono affrontare lupi, sorellastre e lavori forzati, a Rosaspina toccano solo cent’anni di sonno. Si risveglia ancora sedicenne ma già psichicamente e fisicamente corredata, pronta a proiettarsi su quel principe che la desta con un bacio e al quale fa subito capire chi comanderà.
Questa vicenda nasce dalla solita incapacità degli dèi di accettare i rifiuti, stalker insicuri che non erano altri.
Uno era Apollo, che con le donne non aveva questo gran successo. Si era innamorato di Dafne e lei aveva preferito diventare un albero, poi di Marpessa che gli aveva preferito un mortale, anche perché temeva che Apollo l’avrebbe lasciata quando sarebbe invecchiata (non che serva essere immortali per avere queste preferenze, comunque).
“La vita è una prigione, ma può diventare una casa se hai la chiave. E la chiave è l’amore”. L’ho sentito dire a Martin Eden (nel film di Pietro Marcello ispirato al romanzo di Jack London).
Nel libro “Le persone sensibili hanno una marcia in più” Rolf Sellin sostiene che non è sempre una disgrazia iper-sentire gli stimoli esterni, e tenta di fornire qualche consiglio per trasformare il disagio in risorsa.
Un’adolescente esce di casa praticamente per la prima volta nella vita e va a un ballo. Qui conosce il ragazzo dei suoi sogni ma è costretta a rientrare a casa a mezzanotte, proprio quando l’atmosfera si sta scaldando e tutti sono più disinvolti.
Fino a due anni fa poteva pure farci pena, ma ora chi se lo ricorda più com’era stare fuori a scatenarci in pista con un bel ragazzo?